Pirati nel Lago Maggiore

LE AFFASCINANTI FORTEZZE DI CANNERO E LA LEGGENDA DEL VELIERO SPETTRALE – CANNOBIO (VB)

Si racconta che nei giorni di fitta nebbia, si possa intravedere un veliero fantasma che naviga attorno al castello, cercando il tesoro sommerso. Sebbene sembri una scena tratta da “L’isola del tesoro” di Stevenson, si tratta in realtà di una delle leggende legate ai Castelli di Cannero, situati sul Lago Maggiore.

I Castelli di Cannero emergono dalle acque del lago con un aspetto suggestivo, quasi galleggiante, e sono diventati uno dei simboli più amati del Lago Maggiore. Contrariamente a quanto suggerisce il nome, i due isolotti che ospitano i castelli appartengono al comune di Cannobio e non a Cannero Riviera.

Costruiti tra il XIII e il XIV secolo, i Castelli di Cannero hanno una storia intrigante. Originariamente chiamati castelli Malpaga, furono un avamposto visconteo per il controllo della parte settentrionale del lago. Si racconta che i castelli furono la dimora dei fratelli pirati Mazzarditi nel 1403, i quali terrorizzarono il lago con le loro scorrerie.

Approfittando dello scarso controllo del Ducato di Milano alla fine del XIV secolo, i fratelli Mazzarditi conquistarono il litorale e instaurarono la loro tirannia, utilizzando il castello come rifugio per le loro incursioni. Il più audace dei fratelli, conosciuto come “Il Carmagnola”, orchestrò il rapimento di Cristina, moglie del podestà di Cannobio, che fu successivamente rinchiusa in una delle torri del castello.

L’indignazione del popolo portò all’intervento del Duca Filippo Maria Visconti nel 1414, che con cinquecento uomini assediò i Mazzarditi per liberare Cristina e porre fine alla loro minaccia. La leggenda narra che i fratelli, sconfitti, furono gettati nel lago con un sasso al collo, mentre la storia reale suggerisce che furono banditi per quindici anni.

Nel 1519, gli isolotti passarono nelle mani del Conte Ludovico Borromeo, che vi costruì una nuova rocca chiamata “Vitaliana”, sostituendo la fortezza distrutta durante l’assedio visconteo. È questa la costruzione che oggi possiamo ammirare.

I fratelli Mazzarditi accumularono molte ricchezze, che forse gettarono nel lago prima della loro sconfitta. Si dice che nelle giornate di nebbia fitta, il loro veliero fantasma appaia ancora alla ricerca del tesoro perduto. Un’altra leggenda racconta che i fratelli tentarono di rapire un bambino per educarlo alla pirateria, ma uno di loro fu pietrificato nel tentativo.

Dopo la morte di Ludovico, la rocca fu abbandonata e divenne rifugio di contrabbandieri, pescatori e falsari. Oggi, rimangono solo le rovine, ma è in corso un ambizioso programma di recupero. I ruderi, colonizzati da varie specie di uccelli acquatici, sono uno degli scorci più pittoreschi del lago.

Oggi

Il progetto di restauro, nato da un’indagine archeologica avviata nel 2016, mira a trasformare i Castelli di Cannero in un museo interattivo. Il percorso di visita includerà passerelle e camminamenti, permettendo ai visitatori di esplorare le corti, le torri e la terrazza del mastio, nonché l’area espositiva multimediale, la cappella affrescata e la torre con i reperti archeologici. Recentemente sono stati effettuati lavori di restauro e messa in sicurezza delle facciate, e il progetto di recupero sta finalmente prendendo forma.

Panorami Mozzafiato

Il panorama dei Castelli di Cannero, che emergono maestosamente dalle acque del Lago Maggiore, offre uno spettacolo mozzafiato, specialmente al tramonto, quando le rovine si tingono di caldi riflessi dorati.

In conclusione,

I Castelli di Cannero, con la loro affascinante storia e le leggende misteriose, rappresentano un gioiello del Lago Maggiore. Il panorama suggestivo delle rovine emergenti dalle acque, soprattutto al tramonto, regala uno spettacolo unico e indimenticabile. Con il progetto di restauro, questo sito storico si appresta a diventare una meta imperdibile per i visitatori. B.

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